I "The Black Sheep" protestano: "Contro un calcio sempre più malato" - I AM CALCIO CASERTA


I "The Black Sheep" protestano: "Contro un calcio sempre più malato"

I tifosi della Casertana
I tifosi della Casertana
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I tifosi della Casertana, in special modo i ragazzi del gruppo "The Black Sheep", hanno emesso un duro comunicato per denunciare quella che, non solo in base al loro modo di vedere, è stata una grave mancanza di organizzazione da parte della Lega Pro. Il tutto nasce dai repentini e cambi di giorno e orario per la trasferta dei falchetti in casa del Matera.

Il match era stato in un primo momento fissato per sabato 20 ottobre alle ore 18:30; poi era stato spostato a lunedì 22 alle ore 20:30 prima di ritornare all'iniziale 20 ottobre alle 18:30.

Ovviamente tutti questi spostamenti causano un disagio ai tifosi della Casertana che devono programmare una trasferta non propriamente "dietro l'angolo" e per la quale sarà necessario l'utilizzo di pullman, treni e altri mezzi di trasporto che necessitano di una prenotazione anticipata. 

Ovvio quindi che i ragazzi dei "The Black Sheep" si siano sentiti bistrattati da tutto questo susseguirsi di decisioni che, se sommate ai campionati partiti in ritardo, a squadre che dopo un mese di campionato non hanno ancora cominciato a giocare, a partite giocate in "orari assurdi e in giorni lavorativi" ed in strutture nella maggior parte dei casi fatiscenti, danno il quadro di quanto questa Lega Pro sia, come dichiarato nel comunicato a firma dei tifosi, diventata ormai una "Lega Contro". 

"Dovreste ringraziare che ci siamo ancora noi, ultimi romantici": i tifosi, giustamente, sostengono che senza di loro il calcio morrebbe e che sarebbe giusto tutelare gli sforzi fatti da chi, per seguire la propria passione, fa sacrifici non solo di ordine economico ma anche in termini di tempo sottratto alla famiglia e ad altri interessi.

Quindi, al termine del comunicato, l'ultimo "avviso": "Continuate pure a giocare con la passione, continuate pure a lamentarvi degli Ultras e delle presenze allo Stadio, fate quello che volete e rispondetene alla vostra coscienza, ma sappiate che NOI continueremo ad essere la vostra spina nel fianco, puntuali nel ricordarvi che fino a quando uno solo di noi resterà, la nostra sarà sempre una voce ribelle".

La Redazione

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